06-05-2024
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Risultati per la ricerca: Oltre al fronte

INQUINAMENTO ACQUA A RAGUSA: IL COMUNE SAPEVA. INDAGINI IN CORSO.

Si cerca di fare chiarezza su oltre due anni di interventi realizzati o che si sarebbe dovuto realizzare per far fronte al l’inquinamento della sorgenti Oro Scribano e Misericordia prima e del Ciaramite dopo. La commissione consiliare Trasparenza é tornata a riunirsi, martedì mattina, a Palazzo dell’Aquila. Dalle carte é emerso che nel settembre 2011 il Comune era già al corrente della grave situazione di inquinamento. Era stata l’Arpa a fare apposita segnalazione al Comune. É stata la dirigente dell’Agenzia per le protezione dell’Ambiente a portare i documenti ai commissari. É venuta fuori, dalle carte del Comune un’ordinanza del 1997, quando c’era come sindaco Giorgio Chessari, ordinanza che vietava la realizzazione di concimaie in quella zona che risultava, sulla base di uno studio scientifico, inadatta, in quanto insisteva sulle aree di ricarico delle sorgenti. I commissari hanno, quindi, iniziato a valutare gli atti a disposizione, dal momento che il ruolo della commissione non é quello di trovare soluzioni al grave problema, ma “indagare”, ovviamente per quanto di competenza, su quanto accaduto. Spetterà alla Magistratura, che ha già disposto alcuni sequestri di concimaie, valutare tutti gli aspetti della vicenda dal punto di vista delle eventuali responsabilità penali. I disagi dei cittadini non ci fermano, e la situazione é sempre più critica.

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CARENZA IDRICA A RAGUSA, ADICONSUM IN CAMPO

adiconsum_logoL’associazione dei consumatori aveva sin da subito evidenziato la grave situazione venutasi a creare a Ragusa a seguito della chiusura, per inquinamento, di due pozzi che garantivano l’approvvigionamento idrico di buona parte della città. Scrive oggi Adiconsum: “L’Amministrazione Comunale ha cercato di far fronte alla situazione, ma a nostro avviso, con risultati assai scarsi, viste le numerose segnalazioni pervenute ai nostri sportelli da parte dei cittadini. I pochi mezzi messi a disposizione, la confusione nelle prenotazioni e nella gestione degli interventi, sta creando – scrive Adiconsum – un forte malessere fra i cittadini i quali sono costretti a rivolgersi a ditte private per l’approvvigionamento idrico con evidente danno economico non sostenibile da tutti. La cosa più inverosimile è quando ci viene riferito da alcuni cittadini, fra i quali qualcuno ha dei familiari con gravi disabilità, che si vedono messi in lista d’attesa per oltre una settimana, mentre altri ricevono giornalmente l’approvvigionamento idrico. E’ indubbio che situazioni del genere sono inqualificabili e intollerabili in una società civile che dimentica, forse, che l’acqua è fra i beni primari irrinunciabili. La gravissima responsabilità circa la chiusura dei pozzi, da imputare all’Amministrazione, – scrive Adiconsum – che sapeva della problematica, e l’incapacità nella gestione dell’emergenza ci ha spinti a chiedere un incontro con l’Amministrazione, ma non abbiamo avuto riscontro. Sollecitiamo ancora una volta l’Amministrazione – scrive il Presidente Adiconsum Gianni Cerruto – ad informare i cittadini sull’evoluzione del problema, dei tempi previsti per il ritorno alla normalità e delle soluzioni messe in atto per la salvaguardia, anche futura, della salute pubblica”. Adiconsum invita il Comune di Ragusa a rivedere la organizzazione del servizio di approvvigionamento acqua impiegando tutte le risorse ricorrendo, se necessario, ad un incarico a ditte esterne con un unico centro di smistamento delle chiamate. “Se questa situazione dovesse perdurare – scrive Adiconsum – la nostra associazione valuterà l’ipotesi di promuovere una Class-Action per la difesa dei diritti dei cittadini”.

 

ELETTRODOTTO ITALIA -MALTA L’UDC, FAVOREVOLE, SCONFESSA SONIA MIGLIORE

lampadinaIl Consiglio comunale si è detto favorevole ad un’opera pubblica che è conseguenza di una direttiva europea, l’interconnessione dell’energia elettrica. Solo l’ex sindaco Dipasquale con i suoi consiglieri è rimasto ancorato ad un immotivato no all’elettrodotto dopo avere – non si capisce se per noncuranza o chissà che altro – lasciato nel cassetto per oltre otto mesi (da ottobre a luglio) il progetto su cui ci si doveva esprimere. Anche Sonia Migliore nonostante il suo partito si sia espresso favorevolmente abbraccia la tesi dell’onorevole ex sindaco dichiarandosi raccoglitrice delle “consistenti perplessità degli imprenditori turistici le cui attività insistono nella zona del depuratore di Marina”. “L’unico interesse nazionale degno di rilievo – scrive Sonia Migliore – sembra essere quello della Repubblica di Malta che tramite questa infrastruttura riuscirà a produrre energia elettrica svincolando parte della produzione dall’inquinante centrale termoelettrica”. Per Sonia Migliore è ridicolo l’indennizzo, 600 mila euro, e quindi chiede, se proprio l’opera deve essere fatta, uno spostamento ad est (c’è però la Riserva, NdR) e come compensazione, invece dei soldi, una riqualificazione della zona. Dopo qualche ora dal comunicato della Migliore, arriva quello dell’Udc di Ragusa. “Rimaniamo fortemente basiti per le dichiarazioni espresse dalla sig.ra Sonia Migliore sull’elettrodotto. La Migliore dichiara di essere non solo contraria all’opera ritenendola parecchio invasiva ma ritiene esiguo l’indennizzo di 600 mila euro che verranno utilizzati per investimenti a favore del nostro territorio. Ricordiamo alla Migliore che si firma come dirigente dell’Udc che al comune di Ragusa esiste un gruppo consiliare del suo stesso partito con il quale sarebbe stato più opportuno confrontarsi anziché in maniera propagandistica rilasciare dichiarazioni su questo argomento che la trovano fortemente impreparata. Va ribadito – scrive l’Udc di Ragusa – che il gruppo consiliare del partito in maniera compatta ed unitaria, non solo ha ritenuto di dare il proprio assenso a questa opera ma ha contribuito fortemente nella redazione dell’emendamento presentato in consiglio che ha permesso alla nostra città di ottenere tale risarcimento economico a fronte delle poche migliaia di euro che erano previste nella delibera iniziale. Va detto inoltre, per informare la Migliore ed evitare tali cantonate, – continua la nota della Udc di Ragusa – che tale opera di interesse comunitario sarebbe stata comunque realizzata perché frutto di un accordo internazionale tra i governi italiano e maltese. Per quanto riguarda le preoccupazioni esternate dalla Migliore possiamo dirle continua l’Udc di Ragusa – che la tutela del territorio sta a cuore al gruppo consiliare, più di quanto qualcuno pensa, difatti prima di dare il nostro voto positivo ci siamo accertati che tale opera non sarà affatto invasiva perché dotata di tutti i pareri positivi, da parte della Commissione Tecnica di verifica dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare nonché dal parere di Compatibilità Ambientale rilasciato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il progetto, a livello locale, ha ricevuto anche il parere da parte della Soprintendenza e del Dipartimento Regionale dell’Ambiente. Ci rincuora inoltre – scrive l’Udc – il parere positivo rilasciato da Legambiente, associazione che si è sempre battuta per la salvaguardia ambientale del nostro territorio”.

ACQUA INQUINATA, CHIUSI DUE POZZI NELL’ALVEO DELL’IRMINIO

troteUn terzo dei pozzi del capoluogo ibleo è stato chiuso perché inquinato. E adesso si rischia una situazione di emergenza idrica. La notizie è stata comunicata domenica ufficialmente, ma la chiusura risale a venerdì mattina. I dati dei controlli che vengono effettuati di routine non hanno dato altra scelta. Sono due pozzi, sui sei che riforniscono il comune capoluogo, pozzi che si trovano nell’alveo del fiume Irminio. La decisione è stata presa dai responsabili del servizio idrico comunale a seguito dei prelevamenti dell’Asp. Sono stati chiusi i pozzi B e B1, che consentono di portare il prezioso liquido nelle zone della parte alta della città. Le analisi sugli altri quattro pozzi, invece, non hanno fatto riscontrare dati superiori alla norma. Il problema, tuttavia, appare assai grave. L’inquinamento, infatti, sarebbe dovuto ad una presenza eccessiva di ammoniaca. Per lo stesso motivo, da oltre due anni, non vengono utilizzate due sorgenti, la Oro Scribano e la più importante Misericordia. I dati fino a qualche giorno fa comunicati dall’Arpa parlano di una presenza di ammoniaca sessanta volte superiore alla norma. Sorgenti inquinate, e inquinato è pure il Ciaramite, affluente dell’Irminio, dove viene sversata l’acqua della Oro Scribano e della Misericordia. Domenica mattina è stato il proprietario di una dozzina di vecchi mulini che si trovano a fianco dell’affluente a chiamare Arpa, carabinieri dei Nas e tecnici comunali dopo avere scoperto che, nel torrente, c’erano diverse trote morte. Immediato l’arrivo dei tecnici, che hanno eseguito i prelievi per effettuare ulteriori analisi. Ma l’enorme presenza di ammoniaca è la causa più probabile della morte delle trote. “Non ho mai visto una cosa del genere – spiegava il proprietario dell’area “incastonata” nella zona della forestale -. Sono tutti morti”. I Nas faranno la segnalazione in Procura, dove c’è già un fascicolo aperto sull’inquinamento delle due sorgenti. Il terreno di tutta l’area della Cava della Misericordia, secondo l’ipotesi più probabile, è ormai saturo di sostanze organiche, quasi certamente provenienti dalle concimaie dellatrote 1 zona. La pioggia di qualche giorno fa ha dilavato il terreno, facendo sì che le sostanze inquinanti finissero nelle sorgenti e, quindi, nel Ciaramite. Dal Comune c’è l’invito a moderare “quanto più possibile il consumo di acqua potabile”. Lunedì il commissario Rizza affronterà la questione “con la massima urgenza”. 

Pioggia nel centro storico di Ragusa: strade a rischio

Le abbondanti piogge di questi ultimi giorni hanno rovinato il manto stradale di alcune arterie del centro storico superiore. E’ quanto denuncia la delegata al Centro storico del Pd di Ragusa, Alessandra Sgarlata, che sollecita il commissario straordinario Margherita Rizza ad avviare la predisposizione di una azione di ripristino da effettuare il prima possibile. “Anche perché le buche di cui parlo sono abbastanza profonde e ciò determina pericoli non da poco sul fronte della circolazione veicolare. Sarebbe stato opportuno, inoltre, ma lo si può fare anche ora, provvedere alla manutenzione dei tombini di deflusso delle acque piovane invasi da detriti e rifiuti. Tutto ciò per evitare che tornino a ripetersi gli stessi problemi. Ad esempio, in via Gian Battista Odierna – scrive la Sgarlata – la situazione è molto complicata e va monitorata”.

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Big match Padua-Nissa

Padua Rugby festeggiamentiDopo 10 giornate, le squadre che stanno dominando il campionato di serie C di rugby sono, senza ombra di dubbio, il Padua Rugby Ragusa e lo Sporting Nissa Rugby, prima e seconda con, rispettivamente, 44 e 36 punti, in una classifica che vede la terza distante ben 15 punti dalla battistrada. E domenica prossima queste due squadre si incontreranno per quello che da tutti è visto come l’incontro che può decidere l’intera stagione. Una vittoria del Padua, infatti, porterebbe i ragusani ad avere ben 13 punti di vantaggio sulla seconda e, con altre 6 partite da giocare, di cui tre in casa, la conquista dei play off sembrerebbe cosa fatta. Non la pensa così il team manager dei biancazzurri Ciccio Schininà: “L’ho già detto e lo ripeterò fino alla nausea: il campionato si chiuderà a Ragusa il 21 aprile con gli amici del Miraglia Agrigento. Vincere con la Nissa vuole solo dire andare ad affrontare le ostiche trasferte di Enna, Misterbianco e Siracusa con la necessaria tranquillità. Dunque, per me, il campionato si può considerare vinto solo se nella classifica finale avremo almeno 5 punti in più dei  nisseni”. Anche una sconfitta non comprometterebbe del tutto le chances ragusane di portare a casa il secondo campionato di serie C consecutivo. Infatti, se domenica dovessero essere i nisseni a vincere, la squadra del presidente Lo Celso si porterebbe a 3 punti dagli iblei, ma questi ultimi potranno comunque contare su un calendario leggermente più favorevole. L’incontro si preannuncia molto equilibrato. Di fronte ci saranno, oltre che la prima contro la seconda, il miglior attacco e la miglior difesa (il Padua con 392 punti fatti e 87 subiti) contro il secondo attacco e la seconda difesa (363 e 114), la più forte macchina da mete (i ragusani, 60) contro la seconda (44). Inoltre, in campo ci saranno i primi due marcatori del campionato, Peppe Iacono, 143 punti, ed Emiliano Di Maura, 122, e i due migliori metamen, ancora Iacono e Danilo Caratozzolo, entrambi con 11 mete. Insomma, una partita che potrebbe essere spettacolare e avvincente, a patto, però, che le condizioni del terreno di gioco lo permettano. Il Padua, in considerazione dell’importanza della partita, chiederà ufficialmente di poter disputare l’incontro con la Nissa sul rettangolo verde del Selvaggio. La domenica rugbystica sarà aperta dalla partita che vedrà di fronte, alle 11,30 le formazioni Under 20 della società del presidente Tumino e dell’Amatori Catania, mentre alle 13,00 saranno di scena le formazioni Under 16 di Padua e Nissa. In entrambi i casi le ragusane partono con i favori del pronostico. E alle 14,30 l’incontro che vale il campionato. Per tutte e tre le partite l’accesso sarà libero e gratuito.

AUTOBUS FERMI PER MANCANZA DI GASOLIO – SERVIZIO TRASPORTO PUBBLICO A RAGUSA AL CAPOLINEA

Il dirigente provinciale de “La Destra”, Mario Chiavola, nella qualità di presidente dell’associazione “Ragusa in movimento”, denuncia il precipitare del servizio del trasporto pubblico nella città di Ragusa. Chiavola riferisce che, a causa della mancata disponibilità di gasolio negli autobus, ieri due linee hanno dovuto interrompere il proprio servizio: la prima in piazza del Popolo, la seconda di fronte alla scuola Quasimodo. Un problema simile era accaduto il giorno prima, giovedì pomeriggio, in corso Italia. “I mezzi, con persone a bordo – sottolinea Chiavola – si sono molto semplicemente fermati e la gente a bordo è stata fatta scendere. In parecchi casi, inoltre, nelle ultime due settimane, non è stato rispettato il servizio dell’ultima corsa, quella serale. Sempre per la mancanza di gasolio, inoltre, molte corse, tra ieri e l’altro ieri, sono state sospese a mezzogiorno e riavviate alle 16, nel pomeriggio”. Chiavola invita il commissario straordinario del Comune di Ragusa a verificare cosa stia accadendo e a chiedere informazioni all’Ast. Un autobus urbano dell'Ast

Polizia municipale di Vittoria Bilancio dell’attività dell’ultimo mese

vittoria-piazza-del-popolo1-470x352L’attività sanzionatoria scaturita dai controlli su strada ha fatto registrare l’elevazione di 1049 preavvisi di contravvenzione per soste irregolari, di 98 verbali per varie infrazioni (mancata copertura assicurativa, circolazione senza documenti, mancata precedenza), di 40 rimozioni di autovetture e di 20 fermi amministrativi di ciclomotori, oltre ad alcune decine di infrazioni rilevate dall’apparecchiatura autovelox. L’attività svolta in materia annonaria ha fatto registrare il controllo di un centinaio di operatori commerciali a posto fisso e su aree pubbliche ed ha evidenziato 23 irregolari, nei cui confronti sono stati elevati verbali per avere svolto il commercio abusivo su suolo pubblico; a carico dei trasgressori sono stati elevati verbali per violazione amministrativa (con una sanzione che va da 154 a 1.549 euro). Particolare attenzione è stata rivolta al controllo degli esercizi commerciali a posto fisso che operano in Piazza Manin e nelle zone limitrofe: tra le infrazioni rilevate quella di aver esposto alla vendita prodotti alimentari privi dell’etichettatura in lingua italiana, con una sanzione di 3.166,66 euro. Sul fronte dell’infortunistica stradale, va evidenziato che il nucleo Infortunistica del Comando di Polizia Municipale della città di Vittoria è intervenuto per rilevare 33 incidenti, dodici dei quali con feriti.

Modica: La Corte dei Conti impone il piano di riequilibrio

Nei giorni scorsi è stata trasmessa al Comune di Modica la deliberazione che la Sezione di Controllo della Corte dei Conti ha assunto in occasione dell’udienza del 24 ottobre scorso e che è stata formalmente depositata il 20 novembre. La deliberazione contiene la conclusione dell’istruttoria che la Corte ha condotto in merito al Rendiconto 2010. Dice il sindaco Buscema: “Nonostante la Corte dei Conti ci dia atto dei passi avanti condotti in questi anni sul fronte del risanamento finanziario e di un andamento progressivamente migliorativo del bilancio, la situazione analizzata dalla deliberazione fotografa in un dato momento storico (cioè a dicembre dell’anno 2010) tutte quelle criticità che abbiamo sempre avuto ben presenti e che abbiamo anche cercato, oltre che di superare, anche di spiegare – dice il sindaco di Modica – ai concittadini. La Corte dei Conti ha assegnato al Comune un termine di 60 giorni per adottare una serie di misure correttive o in alternativa per stabilire di procedere alla dichiarazione del dissesto finanziario. Questo termine sembrerebbe sovrapporsi a quello che il Consiglio comunale si era già dato, con la delibera del 31 ottobre, per redigere il Piano pluriennale di riequilibrio finanziario. Essendo le due procedure – scrive il sindaco di Modica – formalmente incompatibili, l’Amministrazione e gli organi tecnici che la assistono ritengono che risulti preminente quella attivata dal Comune in modo autonomo e in data antecedente al deposito della deliberazione della Corte. Il chiarimento di questo aspetto è oggetto di approfondimento con gli uffici della Corte stessa, ai quali è stata inoltrata una comunicazione formale in tal senso”. Interventi così categorici da parte della Corte dei Conti si inquadrano nel clima di rigore dettato dal governo, perchè negli anni passati davanti a situazioni gravissime, nello stesso Comune di Modica, tempi e modalità del rientro debitorio non erano mai stati così netti. “La Corte dei Conti – aggiunge il sindaco Buscema – ci chiede una profondità di intervento con una impostazione del piano di riequilibrio di prospettiva quinquennale. Quattro anni fa noi abbiamo invertito la direzione di marcia, oggi ci viene chiesto di accelerarla e noi stessi ne siamo ben consapevoli. Per questo l’Amministrazione sta proseguendo il lavoro per la redazione del Piano di riequilibrio e ha chiesto al Presidente del Consiglio di convocare appositamente la Conferenza dei capigruppo e la Commissione bilancio per sabato mattina. Le determinazioni finali dovranno essere poi assunte – conclude il sindaco di Modica – dal Consiglio comunale”.

PRIMO CONGRESSO PROVINCIALE DEL COLLEGIO IPASVI

I temi della professione infermieristica sono al centro del primo congresso provinciale del Collegio Ipasvi di Ragusa, che raccoglie in provincia oltre 1.800 tra infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari. Due le giornate del congresso, il 23 e il 24 novembre. Ad ospitare l’evento sarà a Ragusa Ibla l’auditorium San Vincenzo Ferreri, accanto ai Giardini iblei. “L’infermiere tra presente e prospettive future – dice il presidente del Collegio Ipasvi Ragusa, Gaetano Monsù – è il titolo che abbiamo voluto dare al nostro congresso nel corso del quale affronteremo, anche con il supporto di relatori di caratura nazionale, i vari aspetti della professione”. Sono stati invitati a partecipare anche i vertici delle associazioni infermieristiche presenti in provincia: Aico (Associazione infermieri di camera operatoria); Cives (Coordinamento infermieri volontari per le emergenze sanitarie); Nursing-Simeu (Società italiana di medicina emergenza e urgenza). “Ma ci occuperemo anche di formazione universitaria – ha detto ancora Monsù – senza trascurare i profili professionali anche alla luce della previsione di una riforma degli stessi”. Occhi puntati, inoltre, sul terzo settore e sugli infermieri che operano in realtà particolari. Spazio anche all’assemblea ordinaria.

Autostrada Siracusa-Gela: lotti Rosolini-Modica

“Ho appena ricevuto comunicazione dall’ingegnere Mauro Coletta, direttore dell’Anas, con cui sono stato costantemente in contatto in questi giorni, che è stato firmato il provvedimento relativo ai lavori nei tre lotti iblei dell’autostrada Siracusa-Gela che da Rosolini conducono fino a Modica”. A dichiararlo è l’on. Nino Minardo del Pdl in un comunicato stampa sull’argomento. “Si tratta del passaggio finale che mancava – precisa l’on. Nino Minardo – perché adesso il Cas, il Consorzio delle Autostrade Siciliane, possa provvedere subito alla pubblicazione del bando di gara che è già stato predisposto e che dunque, non necessita di altri adempimenti burocratici prima della sua pubblicazione. E’ bene ricordare che c’è tempo sino al 2015 per vedere realizzata un’opera fondamentale per la nostra provincia, termine oltre il quale l’Unione Europea è pronta a revocare i suoi finanziamenti. Dunque abbiamo di fronte tempi relativamente brevi per giungere al risultato e non ci sono ostacoli perché il Consorzio da subito, provveda alla pubblicazione del bando”, ha dichiarato l’on. Nino Minardo.


Cassa integrazione in deroga, Confindustria Ragusa chiede il rispetto del protocollo d’intesa siglato alla Regione

Nei giorni scorsi è stato firmato un verbale d’intesa fra il direttore generale del dipartimento lavoro della Regione siciliana, Anna Rosa Corsello e i rappresentanti di Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Cna, Confcooperative e Lega Coop. Dal verbale emerge che i dipendenti delle società a totale partecipazione pubblica sono esclusi dalla cassa integrazione in deroga, e ciò in linea con quanto stabilito dai governi nazionale e regionale che hanno previsto in modo univoco che la Cig in deroga può essere accordata solo alle imprese produttive e non a dipendenti di società a totale capitale pubblico. Nel suddetto verbale, inoltre, viene stabilito che le somme vanno liquidate in ordine rigorosamente cronologico: ad oggi sono disponibili circa 50 milioni di euro, fondi insufficienti per far fronte a tutte le istanze istruite per le aziende private. Confindustria, con le altre organizzazioni, ha chiesto di reperire ulteriori fondi per soddisfare le richieste presentate dalle piccole e medie imprese siciliane, almeno sino a quando la legge consentirà di fare ricorso a questo ammortizzatore sociale in deroga. “Suscita non poche preoccupazioni – dichiara il presidente di Confindustria Ragusa, Enzo Taverniti – la notizia che i 50 milioni a disposizione servirebbero per la vertenza Gesip. Eventualmente, la Gesip dovrebbe rispettare la regola generale e mettersi in coda, visto che la richiesta è stata presentata il 20 settembre. Riteniamo che la vertenza Gesip vada affrontata su altri tavoli, direttamente con il Governo nazionale, e che i fondi destinati per dare respiro, in questo momento di crisi, alle imprese ragusane – scrive il presidente di Confindustria Ragusa – e ai loro collaboratori siano utilizzati per questo fine”.

Susino scrive al Prefetto: “Non sono in grado di garantire il corretto svolgimento delle elezioni”

E’ rimasto fino alle 3 di notte nell’aula consiliare in compagnia dei dipendenti comunali in assemblea permanente il sindaco di Scicli Franco Susino, al ritorno dalla deludente missione palermitana che ha visto oltre cento dipendenti del Comune di Scicli occupare la sede dell’assessorato regionale agli Enti Locali. Nel corso della conferenza stampa tenuta giovedì nell’aula consiliare del Comune, alla presenza dei dipendenti in assemblea, il primo cittadino ha fatto il quadro della situazione finanziaria. “Non abbiamo interlocuzione con il governo regionale – ha dichiarato Franco Susino -. Sono continuamente in contatto con gli altri sindaci iblei e con i sindacati. E’ chiaro il gioco al rimpiattino tra l’assessorato regionale al Bilancio e l’assessorato regionale agli Enti Locali. Da qui a qualche ora saranno indetti consigli comunali permanenti in tutti i municipi della provincia per significare lo stato di allarme sociale che si è determinato. Non è pensabile che si possa attendere la celebrazione delle elezioni e l’insediamento del nuovo governo, – dice il sindaco di Scicli – perché i sindaci di questa provincia possano trovare qualcuno con cui parlare. Molti comuni siciliani stanno dichiarando il dissesto, e mi spiace dover fare le mie rimostranze all’Anci per la flebile azione di protesta fin qui messa in campo. La Regione ha decurtato del 48% i trasferimenti ai comuni, è in gioco la stessa sopravvivenza delle realtà municipali. Ma c’è di più. Ci sono servizi che la Regione demanda ai comuni. Penso ad esempio – dice il sindaco di Scicli – ai ricoveri per bambini in difficoltà. A Scicli, a fronte di 41mila euro anticipati dal Comune per assicurare questi basilari servizi, la Regione ha accreditato solo 6mila euro. La coperta è diventata troppo corta e mi rincresce dover rivelare che, contattato telefonicamente, il governatore Raffaele Lombardo si sia detto stupito e non informato delle difficoltà dei comuni iblei. La nostra azione di rivendicazione dei giusti diritti dei lavoratori non ha e non può avere – conclude Franco Susino – colore politico, io non sono controparte dei lavoratori e anzi esprimo il mio pubblico plauso per il senso di responsabilità che hanno mostrato”.

Grido d’allarme dei sindaci della provincia di Ragusa Sottoscritto un documento

I Sindaci della provincia di Ragusa hanno sottoscritto giovedì mattina una nota, su iniziativa dei sindaci di Modica, Antonello Buscema, e di Scicli, Franco Susino, con la quale lanciano un grido di allarme per la grave situazione finanziaria che non consentirebbe di garantire gli stipendi ai dipendenti diretti e dell’indotto e di fornire servizi ai cittadini. La nota è stata inviata all’Assessore regionale all’Economia, al Prefetto della Provincia di Ragusa, e per conoscenza a tutti i Prefetti siciliani, alle segreterie regionali e provinciali di Cgil – Cisl – Uil. “Se l’Anci regionale – si legge nella nota dei sindaci iblei – ha giustamente definito la situazione dei Comuni siciliani come una bomba ad orologeria sul punto di esplodere, noi siamo pronti ad assicurare e a dimostrare che il tempo è già scaduto, a maggior ragione dopo le notizie che ci sono giunte circa la difficoltà della Regione di procedere alla regolarità dei trasferimenti. Siamo determinati – si legge ancora nella nota – ad affermare che l’argomento della situazione finanziaria dei nostri Comuni è prioritario per la tenuta di tutto il tessuto economico e sociale della Sicilia e non può attendere per essere affrontato. A tutti i soggetti che hanno una responsabilità – al Governo regionale ancora operativo e nella piena titolarità di fare scelte politiche e amministrative, al Governo nazionale che giustamente impone i propri vincoli, ai Prefetti siciliani che devono garantire il mantenimento dell’ordine pubblico – deve essere chiaro ciò che è chiaro a noi sindaci che stiamo tutti i giorni sul fronte infuocato dell’emergenza: senza una garanzia certa sull’entità e sui tempi dei trasferimenti regionali – si legge nella nota -, fosse anche nella forma dell’anticipazione, noi non saremo in grado di pagare gli stipendi dei lavoratori e men che meno di garantire i servizi essenziali ai cittadini. Apprendiamo – continua la nota dei sindaci iblei – peraltro che l’esito della riunione di lunedì con Armao ha già determinato l’immediata proclamazione dello stato di agitazione del personale degli enti locali della Provincia di Ragusa e che i sindacati hanno già annunciato l’intenzione di mettere in campo ogni azione utile di protesta affinché il governo regionale si determini ad erogare quanto dovuto al sistema delle autonomie locali. E’ chiaro che, se ciò non avverrà – sostengono i sindaci iblei nella nota -, si corre il rischio che venga seriamente compromesso anche il normale svolgimento delle operazioni elettorali il 28 ottobre. Non a caso, oltre che ai Governi nazionale e regionale, rivolgiamo il nostro appello direttamente al Prefetto di Ragusa e agli altri sindaci siciliani affinché facciano lo stesso con i loro Prefetti: siamo già un passo oltre il limite in cui la crisi economica diventa crisi sociale e i sindaci non hanno più strumenti sufficienti ad arginare i numerosi focolai che già in queste ore si stanno accendendo e moltiplicando in tutti i Comuni della Sicilia”, concludono i sindaci iblei nella nota da loro sottoscritta e inviata all’Assessore regionale all’Economia, al Prefetto di Ragusa, e per conoscenza a tutti i Prefetti siciliani, alle segreterie di Cgil, Cisl e Uil.

AEROPORTO: CON RYANAIR SI ARRIVA A DUE MILIONI DI PASSEGGERI ENTRO POCHI ANNI

Se Comiso apre, solo Ryanair lo porta in qualche anno a due milioni di passeggeri. Questo, in sintesi, il messaggio che la compagnia aerea, leader dei voli low cost in Europa, ha scritto nella lettera inviata all’on. Digiacomo. “Questa – ha spiegato Digiacomo – è l’ennesima prova che Comiso non è un “aeroportino”, ma uno scalo fondamentale nel sistema aeroportuale della Sicilia orientale per un collegamento diretto con tutta l’Europa e con tutto il bacino del Mediterraneo. La compagnia irlandese ha tenuto a precisare che solo con la sua attività si raggiungerebbe un numero di passeggeri pari o superiore a quello di Trapani Birgi. Inoltre, Ryanair, – continua Digiacomo – non è il solo vettore interessato a Comiso, c’è anche la disponibilità della compagnia di bandiera Alitalia. Insomma, siamo di fronte ad una dichiarazione che conferma la competitività dell’aeroporto di Comiso e dimostra come le mie dichiarazioni – scrive Pippo Digiacomo – non sono mai state esagerate, ma sono in linea con le previsioni che fanno i diretti interessati. Attendiamo ora la firma della convenzione con l’Enav e l’avvio delle operazioni di start-up. Sarà poi l’aeroscalo che dimostrerà di essere in grado di rivoluzionare economicamente Comiso, la provincia di Ragusa e l’intera Sicilia orientale”.

Infortunato Cassarà, al Ragusa calcio arriva Panepinto

Il brutto infortunio che ha colpito il centrocampista Salvo Romeo, ha imposto al direttore sportivo, Franco Cassarà, di tornare immediatamente sul mercato per far fronte all’assenza del calciatore per gran parte della stagione. Giovedì sera è stato chiuso l’accordo con classe 1983. Negli ultimi due anni ha giocato in serie D vestendo la maglia dell’Acireale. In passato ha vinto il campionato di quinta serie con la Lucchese. Ha, inoltre, vestito la maglia della Scafatese in C2 e del Monza. Inoltre la società comunica che, il giovane Alessio Nassi è stato convocato in rappresentativa nazionale di serie D a Pomezia.

Moratoria finanziamenti imprese La Cna di Vittoria torna a rivolgersi alla Crias

“Che fine ha fatto la moratoria per le operazioni di finanziamento a breve, medio e lungo termine con la Crias prevista dalla legge regionale 26 del 9 maggio scorso?”. E’ l’interrogativo che si pone il presidente di Cna Vittoria, Giuseppe Santocono, assieme al responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Ci risulta che alcune imprese di Vittoria – sostengono entrambi – abbiano inoltrato specifica richiesta alla stessa Crias ma nessuna di queste ha ricevuto una risposta. Non ci sono fondi? Se si predispongono norme che puntano a fronteggiare la crisi senza copertura finanziaria, la cosa, oltre ad avere il sapore della presa in giro, sarebbe soprattutto immorale vista la grave situazione in cui versano le imprese. Siamo alle solite: si fanno atti che poi non trovano nessuna applicabilità”.

Pozzallo, White emotion il 31 agosto a Villa Grimaldi

Venerdi 31 agosto, alle 21 a Villa Grimaldi, si terrà la manifestazione “White emotion, suoni, arti e sapori”. Si tratta di un evento patrocinato dal Comune di Pozzallo, nel corso del quale sono previste installazioni di numerosi artisti locali, oltre ad esposizioni di moda, pittura, scultura, fotografia, danza e musica dal vivo. Gli artisti che metteranno in mostra le loro capacità artistiche sono: Vanessa Fronterrè, Ausilia Miceli, Antonio Palermo, Ausilia Sudano, Carmelo Lorefice, Francesco Rinzivillo, Carmelo Corso, Simona Mauceri, Mariella Ricca, Giampiero Rinzivillo, Angela Santacroce, Daniele Longano, Antonella Vindigni, Lino Gatto, Daniele Ricca, Orazio Anastasi, Wild Bones, Giovanni La Ferla.

POZZALLO, RIVOLTA AL CPSA. ARRESTATI 14 TUNISINI

Nel tardo pomeriggio di lunedì, personale della Squadra Mobile di Ragusa, unitamente a Militari dell’Arma dei Carabinieri di Modica e della Guardia di Finanza della Tenenza di Modica, hanno arrestato Attia Elhadi, tunisino di 34 anni, sbarcato a Lampedusa il 16 agosto 2012; Mesrati Hamed, tunisino di 38 anni, sbarcato a Lampedusa il 16 agosto 2012; Alì Aymen, tunisino di 30 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08. 2012; Boussef Saber, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Gabsi Abdelkrim, tunisino di 24 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Jebali Manssef, tunisino di 31 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Kraiem Tahar, tunisino di 26 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Sayar Rabie, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Fadalaoui Mehdi, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Zaoui Ahmed, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Sarhane Rami, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Slimani Fahmi, tunisino di 24 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Slimani Anis, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Saadali Mohamed, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012. Tutti e quattordici i tunisini sono ritenuti responsabili di resistenza e violenza verso i tutori delle Forze dell’Ordine presenti nel C.P.S.A. di Pozzallo per il servizio di ordine pubblico. Nella mattinata di lunedì i tunisini, ospiti del C.p.s.a. di Pozzallo, avrebbero manifestato segni di nervosismo, avvicinandosi all’uscita ovest del centro e cercando di creare un varco a spallate tra le Forze dell’Ordine che erano presenti. Il personale delle Forze dell’Ordine ha fronteggiato l’episodio riuscendo ad allontanare i tunisini, che avrebbero iniziato a lanciare contro gli operatori delle Forze dell’Ordine sedie, faretti, scarpe ed estintori. Un oggetto contundente ha colpito in pieno petto un agente della Questura di Ragusa, mentre una bottiglia ha colpito al volto un militare dell’Arma dei Carabinieri, provocandogli una ferita allo zigomo destro. Entrambi gli operatori delle Forze dell’Ordine hanno fatto ricorso alle cure mediche del presidio territoriale di emergenza di Pozzallo riportando, rispettivamente, 6 giorni e 4 giorni di prognosi. Intanto gli extracomunitari avrebbero devastato la struttura, dove erano ospitati, distruggendo l’impianto di videosorveglianza, le porte e le vetrate interne ed esterne, allagando alcuni uffici interni usando le lance antincendio, distruggendo gli armadi col materiale vestiario della Protezione Civile, distruggendo anche computer e altro materiale informatico che era custodito negli uffici interni di polizia, dopo averne forzato ed aperto le porte di accesso. Inoltre gli extracomunitari avrebbero usato alcuni estintori del sistema anticendio come armi contundenti, lanciandoli contro il personale delle Forze dell’Ordine. Le schegge di vetro delle porte e delle finestre distrutte sarebbero state usate come armi da taglio. Ma gli extracomunitari avrebbero pure divelto opere murarie e mattoni, utilizzati come oggetti contundenti e lanciati contro le Forze dell’Ordine, distrutto la rubinetteria dei servizi igienici (usata come corpo contundente contro le Forze dell’Ordine), e distrutto parte dell’impianto elettrico con lo scopo, probabilmente, di usarne i cavi per fuggire dal tetto della struttura sul quale si erano asserragliati e dal quale avrebbero lanciato oggetti e corpi contundenti verso le Forze dell’Ordine, sempre al fine di fuggire dalla struttura dove erano ospitati. Tutti gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Modica e Ragusa a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

PREFETTURA, VERTICE SUI CONTROLLI DI FERRAGOSTO

Vertice per tracciare un bilancio sui controlli di Ferragosto sul territorio provinciale. Si è tenuto in prefettura, giovedì mattina, con i vertici delle Forze dell’Ordine. Questi i risultati raggiunti: 913 persone controllate, 631 veicoli controllati, 3 persone arrestate, di cui uno per spaccio di sostanze stupefacenti, 41 persone denunciate in stato di libertà, di cui 5 per rissa, 21 per reati contro il patrimonio e danneggiamento, 11 sorvegliati speciali o sottoposti ad altre misure e 4 per altri reati. Trentuno le persone segnalate alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti. Sul fronte della circolazione stradale, 136 verbali elevati per violazioni al Codice della Strada, 41 patenti ritirate, 24 veicoli sequestrati, 8 autoveicoli recuperati, già oggetto di furto, 93 controlli amministrativi e fiscali su esercizi commerciali (lidi, discoteche, piani bar) 34 accertamenti di violazioni amministrative varie con chiusura di una discoteca per cinque giorni. A consuntivo del monitoraggio, si è constatato un netto calo percentuale dei reati rispetto al 2011. In particolare è stata registrata una forte diminuzione dei borseggi e dei furti in spiaggia. Inoltre è stata positivamente rilevata l’assenza di incidenti stradali con feriti, essendosi verificato un unico sinistro con soli danni a cose. I controlli sono stati finalizzati, in particolare a scoraggiare l’inosservanza delle norme comportamentali del Codice della strada, ponendo particolare attenzione alla verifica della guida in stato di ebbrezza e della guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti o psicotrope. Ed ancora attenzione è stata data al rispetto delle ordinanze in materia di emissioni sonore e di somministrazione di alimenti e bevande, nonché in materia di regolarità amministrativa e fiscale degli esercizi commerciali. In particolare, nelle giornate del 14 e 15, sono stati impiegati complessivamente 279 equipaggi interforze, inclusi mezzi aerei, nautici, pattuglie in moto, in auto e in bici. Per quanto riguarda l’attività di soccorso e antincendio, sono stati effettuati 34 interventi di soccorso di varia natura, di cui 9 relativi ad incendi di cassonetti per la raccolta dei rifiuti. Presi di mira i cassonetti ad Acate. “Viva soddisfazione e caloroso compiacimento per i brillanti risultati conseguiti” sono stati espressi dal Prefetto a tutte le Forze dell’Ordine e alle Polizie locali, che “hanno assicurato il consueto concorso nei servizi, sottolineando la fondamentale importanza della sinergia sviluppata in ambito provinciale a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”.

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