27-04-2024
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CINEMA LUMIERE

ferzan-ozpetek-rosso-istanbul_opt-1Al Lumiere in programmazione settimanale l’ultimo film di Ferzan Ozpetek (Le fate ignoranti, Cuore sacro, Allacciate le cinture) “Rosso Istanbul” (orari: 18:30 e 21:00).  Giovedì 23  per la rassegna “Appuntamento al buio” sarà proiettato l’attesissimo film   “Agnus dei” (orari: 18:30 e 21:30). Imperdibile l’appuntamento di domenica 26/03 alle 10:30. Torna al Lumiere, in via sperimentale, il matinée domenicale con la proiezione del film “Figli della libertà” un eccezionale documentario sul mondo della scuola, un progetto dal basso attraverso il quale i due registi cercano di sperimentare dei nuovi strumenti di educazione chiedendosi se è davvero possibile imparare fuori dagli schemi e quanto sia giusto educare all’obbedienza. Con Silvano Agosti, Andrè Stern, Daniele Novara, Paolo Mottana e tanti altri. Il film è stato proiettato in diverse città d’Italia e ha registrato ovunque un notevole successo di pubblico e di critica. In allegato trovate una scheda e la locandina del film che è consigliatissimo per i bambini dagli otto anni in su, per i genitori e per gli insegnanti di ogni grado. E’ già attiva la prevendita dei biglietti.

L’ADDIO DI GIANNI BATTAGLIA AL PARTITO DEMOCRATICO

gianni-battagliaIl senatore Gianni Battaglia comunica le dimissioni dalla carica di segretario dell’Unione comunale del PD di Ragusa e da ogni altra carica all’interno del partito.  Questo il testo della lettera. “Sono tra i componenti l’Assemblea nazionale del PD che non hanno condiviso la scelta, compiuta lo scorso mese, di aprire la stagione congressuale.Non ho condiviso i tempi, le procedure e le modalità scelte. Purtroppo quello che sta succedendo ogni giorno e in ogni parte d’Italia conferma che avevamo ragione. Temo che succederà  di peggio prima, durante e dopo lo svolgimento dei congressi.Al PD, per superare la fase critica in atto e tornare a svolgere il ruolo che gli compete, serviva altro e di più. Era necessario comprendere le ragioni che hanno determinato una profonda rottura con il nostro corpo sociale di riferimento. Comprendere le ragioni di tante ripetute sconfitte elettorali, le ragioni per le quali milioni di elettori ci hanno negato il consenso e migliaia di iscritti e militanti hanno abbandonato l’impegno politico attivo. Era necessario individuare un luogo, una occasione che ci consentisse, tutti insieme, di leggere e capire quello che sta succedendo nel Mondo, in Europa e nel nostro Paese. Comprendere cosa fare concretamente, quali politiche attuare, per contrastare la nuova destra e le spinte nazionaliste e populiste. Era necessario riconsiderare e correggere scelte sbagliate e attuare nuove politiche in materia di lavoro, di scuola e istruzione, di protezione sociale, di politiche sanitarie e welfare, di diritti civili, di politica economica, di interventi per contrastare la povertà, le diseguaglianze, il degrado sociale in molte aree del paese specie nelle periferie urbane e nel mezzogiorno d’Italia. Era necessario mettere al sicuro il Paese lavorando, da subito e con determinazione, come ci si era impegnati a fare, per approvare una nuova e condivisa legge elettorale che coniugasse in maniera equilibrata governabilità e rappresentanza democratica, riaffermando la sovranità popolare restituendo agli elettori il diritto di scegliere i propri rappresentanti, ponendo fine definitivamente alla lunga stagione dei parlamentari nominati che hanno contribuito ad allargare la distanza tra parlamento, partiti e popolo. Era necessario, con autentica umiltà, capire il segnale venuto dal Paese in occasione del voto   nel referendum costituzionale del 4-dicembre scorso. Riflettere seriamente sulle ragioni e sulle dimensioni della sconfitta, sulla ripartizione territoriale, per classi sociali e per fasce di popolazione di quel voto, che ha segnato il punto più alto di un dissenso politico, tra i giovani e nel sud del Paese, che va perfino oltre il pronunciamento sul merito di una pessima riforma costituzionale. Come è a Voi noto ho sostenuto convintamente le ragioni del NO nel referendum, ho organizzato e partecipato a numerose iniziative e mi sarei aspettato, dopo il netto risultato in contrasto con l’impegno e la posizione espressa da quasi tutto il quadro dirigente provinciale del partito, da tutta la rappresentanza parlamentare regionale e nazionale e di quasi tutti i rappresentanti del PD nelle istituzioni della nostra provincia, che si aprisse una riflessione su quel voto. Così come mi sarei aspettato che ci fosse una occasione per    capire i negativi risultati elettorali nelle elezioni amministrative di Vittoria e di Scicli che hanno segnato pesanti     sconfitte per il PD e su come affrontare le prossime scadenze elettorali sia amministrative che regionale. Aprendo, con una negativa forzatura, la stagione congressuale, si è scelto invece la strada della rivincita personale, della mera conta per affermare non una linea politica ampiamente condivisa ma una leadership sotto cui far crescere e/o proteggere le ambizioni e i destini personali. Si ripropongono, come è già purtroppo avvenuto in altre occasioni, congressi che si trasformeranno in semplici seggi elettorali. Un “votificio” tra l’altro senza garanzie e regole utili solo agli arrivisti, agli arroganti, ai prepotenti e che legittimerà le spudorate ed insopportabili pratiche trasformistiche che negli ultimi anni abbiamo tentato di contrastare. Di altro avevamo bisogno! Il PD in questo mondo rischia di diventare una “terra di nessuno”, “una legione straniera” in cui convivono nobili esperienze e autorevoli personalità ma anche opportunisti, trasformisti ed in taluni casi perfino affaristi. Non si può fare passare per normale e soprattutto utile, che il congresso si svolga con un tesseramento per il 2016 che non è stato aperto, anzi è stato chiuso prima di aprirlo, con iscritti che da persone vere sono diventati elenchi e con un tesseramento precedente (2015), per quanto riguarda la nostra federazione provinciale mai certificato e non certificabile e quello 2014 certificato ma contestato con quello che ciò ha significato nella  non ancora definita, per colpevole “complicità” della commissione regionale di garanzia, vicenda che riguarda il governo del partito nella città di Ragusa. La stagione congressuale se si fosse deciso di svolgerla con tempi, procedure, regole diverse avrebbe rappresentato un occasione utile non solo al partito ma al nostro paese che sul PD e sul centro sinistra ha riposto speranza per un autentico cambiamento. Purtroppo si è deciso diversamente. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le Compagne e i Compagni, le Amiche e gli Amici con cui in questi anni ho avuto il piacere di lavorare condividendo un comune impegno,  scusandomi ed esprimendo il rammarico per le tante occasioni mancate”. Gianni Battaglia confluirà nella nuova formazione di Bersani già nata in Parlamento denominata “Democratici e Progressisti”  Molti in provincia di Ragusa, e non solo tra i provenienti dal Pd, condivideranno questa scelta. 

“TOPO D’AUTO” ARRESTATO DALLA POLIZIA

 

FIDONE Salvatore 19-1-90 VittoriaLa telefonata giunta al centralino del Commissariato di Polizia di Vittoria ha riferito con dovizia di particolari le caratteristiche fisiche e l’abbigliamento indossato da un giovane di circa 25/30 che era stato visto rovistare all’interno di un’autovettura parcheggiata in viale Europa a Vittoria. Le Volanti si sono immediatamente dirette sul posto da direzioni diverse ed hanno intercettato il giovane descritto che alla vista dell’auto con i colori della Polizia con un gesto fulmineo si è liberato di un marsupio, gettandolo a lato della strada su una zona di terreno incolto. Il gesto è stato visto dagli Agenti ed il giovane è stato bloccato dall’altra pattuglia. Non è stata una grossa sorpresa constatare che si trattava di Salvatore Fidone 27enne pregiudicato ed attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Una volta bloccato dagli Agenti, è stato lo stesso Fidone a condurre i poliziotti a recuperare il marsupio e dall’esame del suo contenuto è stata individuata la vittima. Quest’ultima, che abita in uno dei condomini della zona, è stata contattata ed invitata a sporgere denuncia. Nel marsupio non c’era denaro ma ha potuto recuperare tutti gli effetti personali che conteneva. Per Fidone è scattato l’arresto. Sorvegliato Speciale di P.S. dal luglio 2015 ha violato già per ben 14 volte le prescrizioni. Stavolta deve rispondere del reato di furto aggravato e di un’ulteriore violazione delle prescrizioni. Quando le condanne diverranno definitive avrà da scontare qualche anno di reclusione.

GUARDIA DI FINANZA: STRETTA SUI B&B ABUSIVI. A RAGUSA IRREGOLARI 39 SU 45 CONTROLLATI

FOTO-4ASi fanno più serrati i controlli delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa sulle attività di bed & breakfast e affittacamere per turisti, dopo le numerose denunce degli albergatori sull’aumento esponenziale di attività in nero in Sicilia. Sono state individuate complessivamente 690 strutture operanti nel comune di Ragusa. Tra queste, a seguito di una prima speditiva analisi dei dati, 497 sono risultate prive della prescritta comunicazione di inizio attività, da inoltrare al competente ufficio del Comune. Sono stati presi in esame coloro che sono risultati essere connotati da un più alto profilo di “rischio” e pertanto sono stati effettuati 45 controlli, tra Ragusa città, Ibla, Marina e Santa Croce Camerina, ad altrettante strutture ricettive, riscontrando in 39 casi l’effettiva assenza di autorizzazioni ed in alcuni, in particolare, la totale evasione d’imposta, talvolta addirittura risalente a tre/quattro anni addietro. Le violazioni amministrative finora contestate in favore degli Enti locali ammontano a circa €. 120.000,00. Un ulteriore aspetto riscontrato, da un punto di vista della sicurezza del territorio, è stato, in 11 casi, la mancata comunicazione alla Questura dei nominativi degli alloggiati. Per queste strutture è scattata la segnalazione alla Procura della Repubblica di Ragusa per violazione delle disposizioni del Testo Unico in Materia di Pubblica Sicurezza. In qualche circostanza, è stato altresì accertato che dietro l’attività esercitata, apparentemente sotto forma di bed and breakfast (per la quale sono previste agevolazioni sul piano fiscale), in realtà si nascondeva una vera e propria struttura aziendale, che avrebbe dovuto dichiarare redditi d’impresa e non occasionali. Il caso più eclatante è quello di un soggetto ragusano che ha dichiarato al fisco di percepire redditi per circa 10.000 euro l’anno, ma di fatto titolare e gestore di ben 39 stanze, tra Marina di Ragusa e Kaucana, compresa una suite con vasca idromassaggio, per un totale di 80 posti letto, nonché di un costosissimo yacht di 15 metri, con 3 cabine e potentissimi motori. Emersa una significativa evasione fiscale su circa 600.000,00 euro di imponibile sottratto a tassazione, oltre ad IVA e IRAP da versare all’Erario. Un altro soggetto ha gestito, in nero e senza le previste autorizzazioni, a favore di diversi proprietari, un complesso immobiliare di oltre 80 appartamenti ad uso turistico (pubblicizzati sul web), sito sul litorale ragusano, costituito anche da lussuose abitazioni con piscina. Per conto dei proprietari ha eseguito una vera e propria attività di reception, compresa la riscossione degli incassi, per un ammontare complessivo che oscilla tra i 600 e i 700 mila euro l’anno, trattenendo per sé una percentuale che variava dal 10% al 30%, ma dichiarando redditi solo per qualche decina di migliaia di euro l’anno.

I FANCIULLI DEL SANTISSIMO REDENTORE ALLA CELEBRAZIONE RELIGIOSA IN ONORE DEL PATRIARCA SAN GIUSEPPE

San Giuseppe 2017 foto sulla scalinataLa celebrazione della memoria di San Giuseppe e la solidarietà. Una speciale caratterizzazione quella data dal vicario generale della diocesi di Ragusa, padre Roberto Asta, alla cerimonia ospitata al Santissimo Salvatore durante l’ormai tradizionale funzione religiosa animata dal coro dei fanciulli dell’istituto Santissimo Redentore, diretto da Gianfranco Chessari e Carmela Cascone. Numerosi i fedeli presenti. “Il pane che oggi abbiamo benedetto – ha sottolineato padre Asta – assume un significato speciale perché vuole simboleggiare la moltiplicazione della benedizione di Dio che ci nutre e che ci dà la possibilità di potere contare sul necessario per andare avanti. Dobbiamo sforzarci di diventare come San Giuseppe, provvidenza per gli altri”. Al termine della santa messa concelebrata dal parroco del Santissimo Salvatore, padre Giovanni Mandarà, il vicario ha appunto effettuato la tradizionale benedizione del pane di San Giuseppe. A conclusione del rito religioso, inoltre, i fanciulli del Santissimo Redentore hanno animato la ormai consueta foto ricordo sulla scalinata del sagrato assieme a padre Asta e a padre Mandarà, oltre agli insegnanti. Subito dopo gli scatti i maestri Chessari e Cascone hanno dato il “la” ad una esecuzione estemporanea di alcuni brani eseguiti dai piccoli studenti con le diamoniche. Gli allievi del Santissimo Redentore si sono poi resi protagonisti di una particolare coreografia all’insegna della pace e contro ogni tipo di conflitto.

GRANDE SUCCESSO PER LA TERZA EDIZIONE DI LIB(E)RI A RAGUSA

liberi-ragusa-appuntamenti-500Si è conclusa con successo di pubblico e di autori la terza edizione di “Lib(e)ri a Ragusa”. Ben 27 i libri presentati e 12 le case editrici locali presenti.  Una rassegna ancora giovane in cui però non sono mancati gli approfondimenti sulla storia del territorio e sugli aspetti sociali e di attualità che lo caratterizzano.  Il bilancio degli organizzatori è quello di una crescita complessiva per una proposta innovativa che si migliora di anno in anno, segno che la città sta percependo come suo questo evento. La partecipazione avuta in tutte e quattro le giornate è stata ben avviata dall’apertura di questa edizione che ha visto una Camera di Commercio stracolma per la proposta musicale di Alfio Antico e si è riconfermata nei vari appuntamenti ed infine ieri sera, alla libreria Paolino, dove la chiusura dell’evento 2017 è stata affidata al cantautore Carlo Muratori che ha presentato il suo cd-book “Dies irae”, edizioni Le Fate, in anteprima assoluta.  “L’elemento di crescita – afferma Giorgio Massari a nome del Comitato “Lib(e)ri a Ragusa”- è stato il fatto che abbiamo presentato i libri in una maniera inusuale e creativa con il coinvolgimento di più voci e di più livelli artistici. Al teatro della  Badia, per esempio, c’è stato anche un momento di spettacolo, a cura del regista Gianni Battaglia, in cui con la rappresentazione del Dramma Sacro di Vittoria, Patrimonio dell’Unesco, teatro, parole e musica si sono sposati e così anche per altre presentazioni. Credo che questo sia un percorso iniziato che ha ancora una lunga storia davanti. Una città che legge migliora se stessa ma una città che si legge, come abbiamo fatto noi offrendo editori ed autori locali, ha la possibilità di vedere qual è la sua identità, quindi di conoscersi”. Sabato sera molto partecipato l’omaggio che la rassegna ha voluto fare a padre Mario Pavone, parroco ma soprattutto grande studioso e uomo di cultura, ad un anno dalla sua scomparsa. Domenica, per la quarta giornata, si sono registrate ampie presenze nelle librerie, come alla Flaccavento per la presentazione de “I grani antichi siciliani”, edito Le Fate, e alla Paolino dove si è registrato il sold out per la presentazione di Carlo Muratori che ha deliziato tutti con la sua “Cantata”, ovvero un  canto-racconto  su testo  dei cantastorie del ‘700, dedicato agli eventi catastrofici che sconvolsero la Sicilia del tempo, dal terremoto del 1693 all’eruzione dell’Etna. Ancora una volta, quindi, per questa terza edizione una mescolanza di arti tra cui la recitazione e la musica in un connubio perfetto con la storia. Da un’ulteriore analisi di questa edizione si è potuto constatare che Ragusa è una città vitale che legge ed che ha sete di lettura ed il libro la aiuta a migliorarsi in tali necessità.  Non a caso alla Sala Borsa della CamCom in via Natalelli è stata allestita anche la mostra-mercato del libro ibleo. Gli editori locali in mostra sono stati Baglieri Editrice, Cirs Ragusa, Kromato Edizioni, La Fiaccola, Le Fate, Libreria Paolino, Operaincertalibri, Periferie Edizioni, Edizioni Sicilia Punto L, Società Santacrocese di Storia Patria, Editrice Sion, Associazione Culturale Edizioni Utopia. La rassegna culturale nasce da un comitato spontaneo composto da uomini di cultura ed editori locali: Sonia Baglieri, Giorgio Chessari, Emanuele Cavarra, Giuseppe Cultrera, Pino Digrandi, Giovanni Distefano, Saro Distefano, Giorgio Flaccavento, Vincenzo Giompaolo, Pippo Gurrieri, Daniela La Licata, Giorgio Massari e Rosario Ruggieri.

Lettera aperta di Ciccio Sultano che denuncia la sconsiderata potatura sugli alberi di Via Orfanotrofio a Ragusa Ibla

 

foto Albero prima della potaturaFoto Albero via OrfanotrofioUn bel regalo di primavera da parte dell’amministrazione comunale, non c’è che dire!  Mirano forse all’oscar come assassini botanici? E’ un modo violento e silente per liberarsi dalla pesante stella dell’ambientalismo che Grillo si era appiccicato in giacchetta? E’ un’azione di gruppo o è solo l’assessore Salvatore Corallo con delega al verde pubblico a nutrire questo odio verso la natura viva e fiorente? Non c’è giustificazione che tenga. Ci hanno potuto fregare le prime volte con la scusa di improvvise malattie delle piante, ma ora la pulsione è chiara: non vuole fronde, non vuole alberi. Noi cittadini, però, non possiamo più accettare il devastante operato di quest’uomo; qualsiasi sia la ragione di questo furore non spetta a noi nè comprendere, nè curare l’ossessione. E non reggerà, stavolta, la linea intrapresa qualche settimana addietro quando l’assessore decise – pur di non affrontare la verità del massacro di viale Colajanni –  di sfogarsi via facebook contro i soliti rompiscatole di paese che non capivano la portata della sua azione perchè oggi è Ciccio Sultano che denuncia, e Sultano ne capisce eccome di turismo, di business, di gusto, di valorizzazione del territorio, di promozione dei luoghi. Sarebbe meglio che Corallo il pasticciere indossasse un bel grembiule da cucina e andasse a lezione da Sultano per imparare a conoscere Ragusa, invece di intestardirsi con la politica facendo un gran danno. Stavolta il pasticciere mani di forbice era passato da Ibla… Ecco cosa scrive lo chef dalle stelle vere: “Ho voluto in queste righe compiere una denuncia morale sull’intervento di potatura operato nella giornata odierna 20 marzo sugli alberelli presenti in via Orfanotrofio a Ragusa Ibla. Un’azione sconsiderata nelle scelte operate e nelle modalità con cui è stata compiuta. Hanno riferito che tale azione di sfrondatura era un atto necessario perché la pianta, a loro dire, era malata. Ma è chiaramente visibile che anzicchè intervenire curando veramente gli alberelli dislocati lungo via Orfanotrofio e pianificando un intervento di salvaguardia, hanno massacrato gli arbusti, rendendoli delle larve arboree. Un’azione che reputo più una deturpazione che altro. È cosa nota che eventuali simili interventi vanno operati nel periodo invernale, e non quando la primavera esplode e la pianta, qualunque essa sia, viene fuori in tutta la propria bellezza e vitalità. Da oltre un anno abbiamo avuto cura di questi alberi, adoperandoci noi stessi, da privati, con trattamenti antiacari e disponendo quanto serviva per renderli rigogliosi. Se tale intervento fosse stato compiuto con cura non avrei avuto nulla da ridire, ma in una via dove non ci sono arredi urbani, questi alberelli erano l’unica nota di colore che rendeva questa strada meno tetra di come si presenta. Oggi abbiamo assistito ad un intervento sconsiderato, privo di qualunque nozione di botanica, che ha contribuito solo a deturpare maggiormente questa arteria nel cuore di Ragusa Ibla e a mettere gli alberi in uno stress vegetativo che si sarebbe potuto evitare. Dovremo attendere almeno quattro anni per vedere nuovamente chiome rigogliose, semmai le piante con le loro sole forze riusciranno a rinascere. Chiedo dunque a chi di dovere di cospargersi il capo di cenere per l’azione insensata e fuori luogo compiuta, e di provvedere in tempi celeri a trovare e mettere in pratica una soluzione consona con l’ambiente e nel totale rispetto dei luoghi e di quanti vi operano, oltre che correre ai ripari per non far morire definitivamente le piante più di quanto la mano umana oggi ha fatto. Che senso ha, mi chiedo, parlare e progettare strategie turistiche, se poi mancano nozioni elementari come dimostrato oggi? Io intenderò proseguire in questa ‘denuncia morale’ sin quando non giungeranno risposte con i fatti. Non si può operare in modo talmente scriteriato, facendo spallucce e ritenendo: tanto sono solo piante. Io non ci sto!”.

 

Restituire piazza stazione ai cittadini

00428-Cartolina-Ragusa-Piazzale-StazionePubblichiamo la nota di Pippo Gurrieri  su uno dei luoghi centrali di Ragusa superiore offesa da un’opera pubblica come il parcheggio che le ha tolto un fascino particolarissimo ed unico. “Piazza del Popolo, una delle piazze più belle di Ragusa, è stata per un decennio un cantiere per la costruzione del parcheggio coperto; un parcheggio sulla cui utilità abbiamo nutrito seri dubbi; ancora oggi, non emergendo dati sul suo utilizzo, rimaniamo nella convinzione che un intervento così oneroso non fosse affatto giustificato. Ma quel cantiere infinito ebbe anche altre conseguenze, poiché murò letteralmente la stazione, contribuì alla chiusura dello storico bar delle stessa e trasformò un sito storico di bellezza e fascino in uno di degrado. La piazza, inoltre, avrebbe dovuto essere ripristinata in contemporanea con l’apertura del parcheggio, invece passano gli anni e rimane immersa nello squallore; la storica scalinata è sbarrata con assi di legno in parte cadute, la pavimentazione non è stata mai rifatta, le piante a suo tempo estirpate non sono state mai più ripristinate né  ne sono state piantate di nuove; la parte alta che si affaccia sul piazzale esterno della stazione ferroviaria è circondata da lamiere sbrindellate e i viaggiatori e tutti quei cittadini che intendono attraversarla (oltre tutto molti bus dei servizi ferroviari sostitutivi si fermano sotto le scale) sono costretti a fare il giro laterale. Non è certamente un bel biglietto da visita per chi arriva nella nostra città. Ci chiediamo cosa si aspetta a chiudere questa vicenda, ripristinando piazza stazione in tutti i suoi minimi particolari che la cantierizzazione ha cancellato; ma soprattutto ci chiediamo se non siano stati violati i termini del capitolato d’appalto. La scelta dei parcheggi in città, alla luce dell’esperienza, può senz’altro considerarsi fallimentare; l’unico dei tre costruiti che sembra funzionare, in Corso Italia, crea quotidiani ingorghi automobilistici, gli altri sembrano vivacchiare nell’anonimato. A questo si aggiunge lo scempio urbano in piazza stazione, ormai trasformatasi in un non luogo; una piazza che va urgentemente restituita ai cittadini”. Come non condividere queste riflessioni? Il comune intervenga innanzitutto eliminando l’inferriata perimetrale, che sa di ghetto escludente, con un progetto rispettoso dell’impianto originario straordinariamente valido per il disegno architettonico e per l’impianto urbanistico. Lo chiediamo direttamente a Piccitto, essendo il suo delegato Corallo assolutamente inadatto al rispetto della bellezza di Ragusa come certificato dal continuo massacro di alberi nei quartieri più suggestivi della città. 

Passalacqua Ragusa 71 – Viganò 61

NICHOLLSLa Passalacqua Ragusa si impone in casa con Vigarano e, con la concomitante sconfitta di Napoli, mette due punti di distanza con la formazione partenopea con la quale ha il doppio scontro diretto a favore. Ininfluente, ai fini della quinta posizione, dunque, l’ultima giornata della regular season, che vedrà la squadra di coach Gianni Recupido sul parquet di Battipaglia. Nei quarti di finale dei playoff, subito dopo la stagione regolare, Ragusa se la vedrà con San Martino di Lupari che come Ragusa non può aspirare a migliorare (né a peggiorare) la propria posizione in classifica anche per via della differenza canestri sfavorevole nei confronti di Schio.

Assemblea provinciale U.i.c. Ragusa

uic logoSabato 25 marzo, con inizio alle ore 10, si terrà a Ragusa, presso la Sala Conferenze di via Fucà n.2, la 63.ma Assemblea Territoriale dei non vedenti e degli ipovedenti.

Su Tele Nova riparte la programmazione Rotonova con una nuova rubrica dal titolo Diritto e Società

dirittoMartedì giorno 21 Marzo alle ore 21.00 andrà in onda la puntata di presentazione della Rubrica “Diritto e Società” targata Rotonova. Il programma ideato dal giornalista Matteo Burgio e da due giovani professionisti del settore giuridico, l’avv. Giambattista Iudice e l’avv. Marco Antoci, ha l’intenzione di informare la comunità Iblea dell’importanza della nostra giurisprudenza, cosi da non considerarla non solo nella sua accezione sanzionatoria o punitiva ma bensì come uno strumento di tutela e di garanzia per tutti i cittadini. Questa rubrica avrà una cadenza mensile e si tratteranno diversi argomenti legati ai problemi della nostra società, proponendo le svariate soluzioni che il nostro ordinamento ci mette a disposizione  per poterci informare nella maniera più corretta e quindi capire ed affrontare le diverse situazioni che avvengono giornalmente. La trasmissione andrà in replica il 21 alle 24 e mercoledì 22 marzo alle 8, alle 14,30 e alle 18.

GIORNO 28 LO SCRITTORE GIANRICO CAROFIGLIO A RAGUSA

downloadMartedì 28 marzo alle ore 18.00 presso l’Auditorium del Centro Studi “Feliciano Rossitto” (Via Ettore Majorana, 5 – Ragusa) presentazione del libro di Gianrico Carofiglio “L’estate fredda”. Interverranno:  Marisa Simonelli e Carmelo Arezzo. sarà presente l’Autore. L’iniziativa è resa possibile grazie alla sinergica cooperazione di: Associazione Culturale e di Promozione Sociale “Genius”, Centro Servizi Culturali, Centro Studi “Feliciano Rossitto”, Libreria Flaccavento. Gianrico Carofiglio (classe 1961), già magistrato e scrittore a tempo pieno. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Sostituto procuratore presso la direzione distrettuale antimafia di Bari, ha esordito nella narrativa nel 2002 con Testimone inconsapevole, romanzo che ha inaugurato il genere del legal-thriller in Italia e ha introdotto il personaggio dell’avvocato Guerrieri, protagonista anche dei successivi Ad occhi chiusi (2003) e Ragionevoli dubbi (2006). Oltre al romanzo di tono più intimista Il passato è una terra straniera (2004; premio Bancarella 2005), è autore di un romanzo a fumetti edito nel 2007, e di alcuni saggi tra i quali si ricorda L’arte del dubbio (2007). Eletto senatore per il Partito democratico nel 2008, nello stesso anno dà alle stampe il romanzo Né qui né altrove. Una notte a Bari, in cui, confrontandosi con la realtà sociale della sua città, analizza le contraddizioni e le potenzialità dell’Italia del Sud, e Mondi al limite (con altri otto autori), raccolta di testimonianze dirette sulle realtà in cui opera l’organizzazione Medici senza frontiere. Tra i suoi lavori più recenti: Il paradosso del poliziotto (2009), romanzo sulla tecnica e l’arte di interrogare; Le perfezioni provvisorie (2010), protagonisti del quale tornano a essere Bari e l’avvocato Guerrieri; il romanzo Il silenzio dell’onda (2011, finalista al Premio Strega), narrazione serrata e appassionata sul rapporto tra genitori e figli. Nel 2013 è la volta di Cocaina, di cui è autore di uno dei tre racconti che lo compongono, gli altri due sono di M. Carlotto e G. De Cataldo, basati sul tema dell’uso di sostanze stupefacenti. Sempre del 2013 è pubblicato il romanzo Il bordo vertiginoso delle cose, imperniato sui temi della memoria e del ritorno. Nel 2014, i romanzi La casa nel bosco (scritto con il fratello Francesco, che sull’onda dei ricordi indaga i momenti particolari della crescita e delle relazioni familiari), Una mutevole verità (giallo in cui compare per la prima volta il personaggio del maresciallo Pietro Fenoglio), e La regola dell’equilibrio (in cui torna l’avvocato Guerrieri alle prese con un magistrato corrotto). Nel 2015 Carofiglio ha pubblicato il saggio Con parole precise. Breviario di scrittura civile, riflessione sull’importanza della parola e le sue potenzialità, mentre sono del 2016 la raccolta di racconti Passeggeri notturni e il romanzo L’estate fredda.

 

La Polizia arresta per droga Danilo Piscopo

PISCOPO Danilo Comiso 16.10.1998.La Polizia di Vittoria ha tratto in arresto Danilo Piscopo nato a Comiso nel 1998,  residente a Vittoria, per detenzione di oltre 20 grammi di marijuana. Il giovane è stato trovato in possesso della droga presso la sua abitazione in uno dei casolari ubicati in contrada Diligenza (denominata Forte Apache) dove insiste un’illegale officina meccanica e di rottamazione. Dal controllo è emerso che in quelle case sono residenti numerosissimi pregiudicati ed in una di queste vi stava dormendo proprio Piscopo. Il ragazzo è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari considerato che non aveva mai avuto alcun precedente penale e per la giovanissima età. Gli oltre 30 uomini che sono stati impiegati per la perquisizione ed il controllo dell’intera area, durante la perquisizione hanno scovato, grazie all’Unità Cinofile di Catania e Palermo, una pistola giocattolo modificata cal. 7.65 ed il relativo munizionamento; l’arma era pronta a fare fuoco in quanto il caricatore era rifornito e vi era il colpo in canna. L’arma è stata rivenuta sotto terra nei pressi di un albero di carrubo poco distante dalle abitazioni, ma non riconducibile a nessuno dei presenti, pertanto è stata sequestrata a carico di ignoti.

ARRESTATO PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA IL RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA SOCIETA’ CHE GESTIVA IL “MEDITERRANEO PALACE HOTEL” DI RAGUSA. SEQUESTRATI OLTRE 2.600.000 EURO

DSC_0925 (2)La guardia di finanza ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip presso il tribunale di Ragusa, nei confronti di un imprenditore indagato per il reato di bancarotta fraudolenta. Il provvedimento, scaturito da complesse indagini durate oltre un anno sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Ragusa, Dott. Carmelo Petralia, è stato eseguito a Bagnacavallo (Ravenna) nei confronti di G.S., classe ‘63’, rappresentante legale della società che ha avuto in gestione il “Mediterraneo Palace Hotel” di Ragusa. Le indagini, focalizzate su un arco temporale compreso fra il 2011 e il 2016, sono state condotte anche attraverso il minuzioso esame dei movimenti bancari del soggetto indagato e di una serie di società collegate operanti sul territorio della provincia di Ravenna, hanno fatto emergere una rilevante distrazione di utilità e beni societari, per un ammontare complessivo di oltre 2.300.000 euro. Il consistente depauperamento della cassa societaria, finalizzato principalmente a frodare i numerosi creditori della società, sottoposta alla procedura di concordato preventivo, è stato perpetrato attraverso una serie di articolati artifizi contabili e sistematiche fittizie cessioni di quote, da contestuali ed immotivate svalutazioni di partecipazioni societarie, da continui cambi di sede, da ripetute alternanze dei vertici delle imprese coinvolte, nonché dalla falsificazione dei libri e delle scritture contabili al fine di ritardare il più possibile gli effetti del fallimento, ormai inevitabile stante la grave situazione di decozione in cui versava la società. È stato acclarato, inoltre, che le somme distratte sono state utilizzate anche per l’acquisto di due terreni edificabili, ubicati in provincia di Ravenna e poi fittiziamente ceduti ad un’altra società coinvolta nell’illecito piano criminale, avente sede in Roma ma sempre amministrata dall’indagato G.S., in violazione alle norme sul riciclaggio. Il Tribunale di Ragusa ha inoltre emesso apposito decreto di sequestro preventivo dei citati terreni aventi un estensione complessiva di quasi 8000 mq quali provento del reato di bancarotta fraudolenta ed il cui valore stimato ammonta ad oltre 2.000.000 di euro. Le indagini hanno consentito, inoltre, di denunciare alla locale Procura della Repubblica, ulteriori cinque soggetti ritenuti responsabili in concorso con l’arrestato dei reati di bancarotta fraudolenta, riciclaggio e false comunicazioni sociali, alcuni dei quali già gravati da precedenti specifici e tratti in arresto nel mese di luglio 2016, dalla Guardia di Finanza di Ravenna, nell’ambito di un filone investigativo che aveva consentito di sequestrare un noto complesso alberghiero insistente nel ravennate.

“LIB(E)RI A RAGUSA”, LA MANIFESTAZIONE CHE PROMUOVE L’EDITORIA LOCALE. VENERDI’ SETTE APPUNTAMENTI NEL CENTRO STORICO

liberi 19 marzoE’ la rassegna dedicata agli autori e agli editori locali che hanno così la possibilità di mostrare le proprie opere letterarie più recenti che si occupano dell’approfondimento della storia, dell’attualità ma anche degli aspetti sociali del territorio. Sarà un fine settimana davvero intenso che impegnerà il pubblico ormai appassionato con vari incontri. Questo venerdì 17 marzo, sette i libri che saranno presentati. Si inizia alle 17.00 alla Sala Borsa della CamCom in via Natalelli, con l’incontro presentato da Gaetano Cascone, dedicato al testo “Le contrade di Santa Croce Camerina”, opera della Società Santacrocese di Storia Patria, che analizza sotto diversi aspetti le 92 contrade del territorio del comune ibleo, al fine di preservare la memoria dei toponimi e trasmetterla alle generazioni future. Alle 17.30 alla Libreria Paolino invece Pippo Gurrieri presenterà il libro “Un nome difficile” di Carmelo Ferrera, edito da Ed. Periferie, che narra le vicende di un banchiere pendolare tra Ragusa e Catania che scoprirà di essere “un uomo alla deriva su una zattera da cui erano via via scivolati a sogni e illusioni”. Si continua alle 18.00 alla Libreria Flaccavento con l’ incontro dedicato al libro “Federico II e il suo tempo”, scritto da Maurici, Raffaele, Ruta e Sardella, Ed. di Storia e Studi Sociali, che approfondirà la figura complessa e affascinante del sovrano. Condurrà l’incontro Rossana Barcellona. Alle 18.30 Carlo Blangiforti presenterà alla Libreria Paolino il libro “Quattro racconti” di Vito Campo, ed Operaincerta, che abbina con talento e leggerezza l’arte letteraria all’arte fotografica. “Indios senza re”, ed. La Fiaccola, è invece il titolo del libro che sarà protagonista dell’incontro delle 19.00 alla Sala Borsa della Camcom. L’autrice, Orsetta Bellani, in compagnia di Natale Musarra racconterà lo zapatismo attraverso immagini cariche di pathos. Alle 19.30 la Libreria Flaccavento ospiterà la presentazione, a cura di Mario Barresi, del libro di Gianni Papa, “Una bella storia”, ed. LuoghInteriori, che farà immergere i lettori nella saga-epopea del treno più bello del mondo, l’Orient Express. Ultimo incontro della giornata sarà alle 20.00 all’Auditorium della Camera di Commercio, in piazza Libertà, con l’opera “Procedings of the 4° International Symposium on Karst in the South Mediterranean Area” di Rosario Ruggieri, che raccoglie i contributi presentati dai relatori al 4° Simposio Internazionale sul Carsismo  nell’area Sud-Mediterranea, organizzato dal Cirs Ragusa a Favignana nel 2014, in occasione del 40° anniversario della nascita del centro.  Seguirà la proiezione del video-documentario “Viaggio lungo i sentieri dell’acqua: dai canyon iblei alle zubbie dei Monti di Trapani”. Per conoscere il programma completo è possibile seguire la pagina social o collegarsi al sito web www.liberiaragusa.it .

 

 

 

 

Vittoria, rapina ad un corriere: due arresti

GRASSO Angelo 19-2-93 rgTOMMASI Giombattista, 3-10-94 VittoriaLa Polizia di Stato ha tratto in arresto Giombattista Tommasi nato a Vittoria nel 1994 e Angelo Grasso nato a Ragusa nel 1993, entrambi pregiudicati residenti a Vittoria. Erano le 12 di mercoledì quando è stata segnalata una rapina nei pressi delle case popolari di c.da Fanello. La segnalazione era di una certa gravità considerato che veniva descritta una violenta aggressione dei rapinatori ai danni di un corriere. In pochi istanti, considerata la vicinanza dal Commissariato, giungevano sul posto gli uomini della Squadra Mobile che bloccavano un rapinatore mentre l’altro si dava alla fuga. Interrotta la violenza e tratto in salvo il corriere che si stava difendendo, veniva rincorso anche l’altro rapinatore che si nascondeva all’interno del condominio di case popolari. Gli stessi abitanti della zona davano indicazioni ai poliziotti permettendo una rapida individuazione e portando conforto all’uomo che poco prima era stato aggredito. In pochi minuti i due rapinatori sono stati neutralizzati e condotti in Commissariato dove hanno ammesso le proprie responsabilità. Il corriere ha raccontato che durante la consegna  aveva lasciato il furgone aperto e quando ha fatto ritorno per continuare il proprio lavoro, si è accorto della presenza all’interno di due ragazzi. L’uomo li ha subito affrontati intimandogli di lasciare tutto e andare via perché avrebbe pure perso il lavoro. Nonostante le implorazioni, i due rapinatori si sono scagliati sul corriere. I due hanno usato violenza per fuggire e lo hanno minacciato di morte qualora non li avesse fatti andare via. Solo il tempestivo intervento della Polizia di Stato ha permesso al corriere di sottrarsi alla violenza e recuperare i plichi destinati a diversi cittadini di Vittoria dei quali i rapinatori si erano impossessati. I due sono ora in  carcere a Ragusa.                                                     

L’Archeologo Di Stefano a Tunisi per Cartagine

Ricerca a Cartagine Missione Italiana 2L’Archeologo ragusano Giovanni Di Stefano, Prof. di Archeologia dell’Università della Calabria, parlerà il 17 marzo all’ambasciata italiana a Tunisi, sugli scavi da lui eseguiti a Cartagine. L’equipe italiana del Prof. Di Stefano è stata presente a Cartagine nel 2000 è stata la prima equipe internazionale a riprendere le ricerche sul terreno dopo la primavera araba. “Le attività di ricerca italiana a Cartagine – ha dichiarato Di Stefano – si svolgono nell’ambito di una Collaborazione Internazionale e sta vedendo protagonisti dell’antica Cartagine la missione italiana e quella tedesca”. Le ricerche di Di Stefano a Cartagine hanno portato alla luce una porta urbana, una fontana con mosaici e ora una parte dell’impianto urbano vicino all’anfiteatro.

FEDERICO PICCITTO E QUEL PIZZICO DI GALATEO MANCANTE

6309_35-krater-camarina-museum-sicilyLa Signora Paola Pelagatti – una degli intellettuali italiani con il maggior numero di riconoscimenti e titoli accademici per le sue ricerche e gli studi scientifici in ambito archeologico – è da ieri cittadina ragusana. Finalmente il Comune – se ne parlava da anni – ha simbolicamente accolto nella nostra comunità una  donna che ci ha restituito la civiltà di Camarina avendo dedicato decenni di impegno negli scavi, nella ricostruzione, nell’opera divulgativa di quel luogo fantastico che è  il museo e l’area circostante su cui ancora si appassionano studiosi di tutto il mondo. Bravo Piccitto! peccato però che la cerimonia è stata di una rozzezza degna della prassi cinquestelle. E’ accaduto che a Palazzo si son dimenticati di invitare una persona che è da considerarsi il “primo discepolo” della Pelagatti, Giovanni Di Stefano, che non solo ha ereditato un amore e una competenza unica per Camarina, ma che è stato, dagli anni 80 in poi, l’archeologo che in armonia e in collaborazione con la visione della sua maestra ha dato vigore e vita a Camarina facendola penetrare nel cuore dei ragusani riuscendo ad elaborare un rapporto strutturato di possesso e appartenenza fra il capoluogo e questo spazio non più lontano, non più distaccato, non più privo di cornice contemporanea. Incorporare Camarina è stata la missione di Di Stefano, ed infatti la Pelagatti, conscia e orgogliosa di questo obiettivo raggiunto, si è rivolta al nostro sindaco dicendogli; Lei è il sindaco non solo di Ragusa, ma di Camarina! Giovanni Di stefano era comunque presente alla cerimonia e c’è chi ha sentito il suo vocione mentre dibatteva con il dirigente Toti Scifo che tentava di giustificare l’offesa arrampicandosi sugli specchi. La Signora Pelagatti – che ha quasi 90 anni – ha capito quel che era avvenuto addolorandosi parecchio per l’accaduto (nonostante il suo carissimo Di Stefano in alcun modo l’ha coinvolta nello spiacevolissimo colloquio con il servitore dello Stato piegandosi ad un’amabile bugia e riferendo che si  trattava di stupidaggini),  ma  si è vista una scena che ci deve far riflettere: il sindaco è passato liscio, ha fatto finta di non capire…una tecnica ormai consolidata nella quotidianità cinquestelle. Manca la cultura della relazione, ci si sente sempre compiuti, quadrati, e tutti gli angoli vengono curati e appuntiti in casa cinquestelle.  Non ci risulta che Federico Piccitto sia mai stato da sindaco a Camarina per osservarla con l’amore che un primo cittadino deve nutrire per il suo territorio. Passi la figuraccia con l’archeologo Di Stefano, passi l’ignoranza per il galateo, ma si ascoltino le parole della Pelagatti: sindaco di Camarina, sindaco quindi del presente e anche delle forme e delle vite che non muoiono mai.

RAGUSA ATTENZIONATA DALLA STAMPA NAZIONALE, MA L’ASSENZA DELL’AMMINISTRAZIONE AD UNA CONFERENZA STAMPA A MILANO VIENE CRITICATA DA MAURIZIO TUMINO

maurizio-tumino“Oggi a Milano, il settimanale Panorama ha presentato il loro tour annuale Panorama d’Italia, che interesserà l’intera penisola per la promozione delle bellezze italiane. Dal 22 al 25 novembre, Ragusa sarà la tappa finale di questo tour, al centro dell’attenzione mediatica nazionale ed internazionale grazie alla iniziativa della famosa rivista. Insieme a Torino, Bologna, Milano e Bari solo per citare alcune località del nostro paese, Ragusa diventerà città del mondo. Una serie di eventi pubblici e privati saranno organizzati proprio per dare impulso alla nostra comunità. Per tre giorni la nostra città sarà certamente interessata da diverse iniziative, eventi e manifestazioni dirette alla promozione del territorio stesso. I monumenti patrimonio dell’Unesco, le nostre vallate, la nostra fascia costiera con il porto turistico insieme all’eccellenza della nostra  enogastronomia finalmente saranno oggetto delle giuste attenzioni”. Sin qui tutto ok, ma poi il consigliere comunale Maurizio Tumino lancia la bordata al governo cinquestelle di Ragusa: ” Questa bella notizia non ha mancato, ancora una volta, di evidenziare l’inadeguatezza dell’amministrazione Piccitto, che reiteratamente risulta assente agli appuntamenti importanti. Né  sindaco né alcun rappresentante del Comune, nonostante ripetutamente invitati, si sono degnati di presenziare all’evento snobbando di fatto tutte le altre rappresentanze istituzionali presenti e facendo venire meno, evidentemente, l’interesse del nostro territorio alla iniziativa stessa. Mentre erano presenti tutte le istituzioni delle altre città ospitanti ed erano presenti i Governatori  di Lombardia, Puglia ed Umbria. La nostra città purtroppo al di là della propaganda si è assopita, diventa ogni giorno più arida, senza anima e noi non possiamo permetterci di perdere le poche occasioni che ci vengono offerte per svegliarla dal torpore. Sindaco Piccitto svegliati, Ragusa ha bisogno di essere governata!”.

RAGUSA, UNA MOSTRA DEDICATA AD UNO DEI MOMENTI STORICI PIU’ IMPORTANTI PER L’ITALIA: IL PRIMO VOTO DELLE DONNE

mostra voto 2Ripercorrere un momento storico per il nostro Paese attraverso gli scatti di una mostra di grande valenza culturale che vede riunite le raccolte iconografiche e documentarie di numerosi enti provinciali.  Venerdì 17 marzo, alle ore 17.30, alla Fondazione Grimaldi a Modica, sarà inaugurata la mostra documentaria “Cittadine al voto”, curata da Alessia Facineroso. Un ricco album storico dall’inestimabile valore civile che raccoglierà momenti di intenso fermento politico, sociale e culturale in Italia attraverso gli scatti delle 21 madri costituenti e delle parlamentari della prima legislatura repubblicana; le proposte di legge sul suffragio femminile; le petizioni avanzate dai Gruppi di Difesa della Donna all’Associazione Donne Elettrici; le pagine dei giornali e i manifesti di propaganda. La mostra era stata già presentata a Ragusa lo scorso dicembre, nell’ambito delle manifestazioni celebrative del 70° anniversario del primo voto delle donne, e in queste settimane è allestita alla “Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale” a Palazzo Tezzano a Catania, dove sta riscuotendo grande apprezzamento. Dal prossimo 17 marzo sarà invece custodita a Palazzo Grimaldi a Modica dove resterà allestita fino al 3 aprile. L’iniziativa, fortemente voluta dal prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi, che si è subito messa in contatto con il presidente della Fondazione Grimaldi Uccio Barone, in qualità di coordinatore scientifico, rappresenta un vero omaggio a quell’epoca ed una prova dell’interesse collettivo e del senso di coesione nazionale che ancora oggi permeano la comunità. “La storia e la cultura riescono ancora una volta, e nonostante la crisi dilagante della politica e delle istituzioni rappresentative – commenta la curatrice della mostra, Alessia Facineroso – a colmare il divario fra identità e appartenenze, a ricucire le anime del Paese, a riscoprirne radici e processi fondativi, celebrandoli senza retorica e senza sterili revisionismi, ma solo attraverso la ricerca e la divulgazione scientifica”. La mostra sarà visitabile (ingresso libero) tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.

 

 

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